Mod ad dì od fé

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Modi di dire di fare e proverbi

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argomento romagnolo italiano prov/fonte alias
Campanilistici Garnarol dal set campan oman bech e don putan. Granarolo dalle sette campane uomini becchi e donne puttane. Granarolo Faentino - RA Mirco Bò
Classici La sera leun, la matena quàun. Alla sera leoni, la mattina quaglioni. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici La sera ùrs, la matena érs. La sera orsi, la mattina arsi. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici Pri campé sén, bsogna psé spés come i chén. Per vivere sani, bisogna pisciare spesso come i cani. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici I sold l’è come i dulur, ch j à i si tén. I soldi sono come i dolori, chi li ha se li tiene. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici A zcur sa te, l’é come di puténa ma la volpa !! Parlare con te è come dare della "furba" alla volpe !! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici Dai e dai, da la zvòla l’é d’venta aj !! Dai e dai, la cipolla è diventata aglio !! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici La fni li nusie ma Bacuc, cu n’aveva sett sulér e un magneva una al dì !! Sono finite le noci di Bacucco, che ne aveva sette solai e ne mangiava una al giorno !! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici An t faré miga come j antigh, chi magneva la bucia e i buteva via i figh??? Non farai come gli antichi, che mangiavano la buccia e buttavano i fichi ??? Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici La più forza un pél ad femna ca ne un péra d'bò. Ha più tiro un pelo di donna di una coppia di buoi. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Classici Lord com e bastòn de pulèr. Sporco come il bastone del pollaio. Civitella - FC Arvinè
Classici L'è tot scurg comè e caval ad Scaia. E' tutto scorticato come il cavallo di Scaia. (Non si sa chi fosse sto Scaia, ma certamente il suo cavallo era messo molto male.) Rimini - RN Pietro
Classici E fa du òcc come Bega. Fa due occhi come Bega. (Non si sa chi fosse sto Bega. Forse aveva gli occhi spalancati e stralunati. Per dire di uno che esprime meraviglia o che ha avuto una gran paura.) Rimini - RN Pietro
Classici L'è un cl'a al meni sfondi. E' uno che ha le mani bucate. (Per dire di una persona che è abituata a sperperare o spendere molto.) Rimini - RN Pietro
Classici E dà contra la chésa cumè e baghin. Dà contro la casa come il maiale. (Quando un persona dà contro gli interessi di un suo famigliare, in occasioni di gioco, di discussione o affari. Più genericamente quando un persona ha l'abitudine di controbattere il suo interlocoture.) Rimini - RN Pietro
Classici L'è un frèd cus bobla. E' un freddo che si trema. Rimini - RN Pietro
Classici J'è com i ledre ad Pesara. Sono come i ladri di Pesaro. (Per dire di due persone che litigano e sono sempre insieme. Infatti, si dice, che a Pesaro i ladri durante il giorno sono sempre in lite e di notte vanno a rubare assieme.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Un sarà com i dis minud ad Michin*? Non saranno come i dieci minuti di Michin*? (Per dire a uno, che si dovrebbe assentare per dieci minuti, di non tardare molto a ritornare.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici U ja fnì anche al nusie ma Bacoc cu n'eva set suler e magneva una e dè. Sono finite le noci anche a Bacucco che ne aveva sette solai e ne mangiava una al giorno. (Per dire di una persona che come Bacucco a forza di sperperare senza rimpiazzare finisce col ritrovarsi senza più niente.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici U sè magnè capel e benefizie. Si è mangiato il cappello e il benefizio. (Per dire di una persona che ha sperperato tutto il patrimonio.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E porta via anche e fom mal pepie. Porta via anche il fumo alle pipe. (Per dire di una persona che è di mano lesta, che frega tutto quello che gli capita sotto le mani.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'ha una testa com un bgonz. Ha una testa come un tino. (Accidenti che testa! Riferito a uno che ha la testa grossa oppure non capisce niente.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'è tont com una topa. E' tonto come un topone. (Per dire di uno che è tonto completo.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E calder e dis mel dla padela. Il paiolo dice male della padella. (Per dire di una persona poco pulita moralmente che dice male di un'altra persona altrettanto poco pulita.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'è com una psiga sfond. E' come una vescica bucata. (Per dire di una persona alla quale non si può confidare nulla in quanto sbandiera ai quattro venti quello che ha appreso. Persona inaffidabile.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici U jentra com e c## te paternostre. C'entra come un certo c###o nel padrenostro. (Per dire di uno che fa un discorso o che dice una cosa che non rientra affatto con l'argomento della discussione.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Da chi trop spess i va a cunsé, b-sogna sempra diffidé. Da chi troppo di frequente si va a confessare, bisogna sempre diffidare. (Per dire di una persona poco affidabile, perchè quando al prete confessa una malefatta ne pensa già un'altra, tanto con il Padreterno si mette sempre a posto.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'è nir com un capel da pret. E' nero come un cappello da prete. (Quando una persona è molto scura di pelle, abbronzata.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'è sporc com e baston de puler. E' sporco come il bastone che è nel pollaio. (Per dire di una persona che è poco amante dell'igiene o anche per indicare uno che è moralmente poco pulito.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E fa sempre la vosa de pess. Fa sempre la voce del pesce. (Per dire di uno che non parla mai.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'ha psì fora dl'urinel. Ha pisciato fuori dal vaso. (Classico modo di dire riferito ad una persona che in una discussione tra amici su di un certo argomento ha parlato a sproposito o che ha detto una gran fesseria.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E magna com un gardlen. Mangia come un cardellino. (Per indicare uno che mangia poco.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E cmanda com e do ad cop quand la brescla l'è baston. Comanda come il due di coppe quando la briscola è bastone. (Praticamente uno che non comanda niente, specialmente "ma chesa sua".) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici La ciap capot. Ha preso cappotto. (Quando si gioca a carte (tresette) gli avversari non realizzano neanche un punto.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'è mei un mort ad chesa che un marchigien sla porta. E' meglio avere il morto in casa che un marchigiano sulla porta. (Si racconta che all'epoca dello Stato Pontificio i marchigiani fossero esattori di tasse. Da ciò il detto.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Te fat e guadagn ad Bulini*. Hai fatto il guadagno di Bulini*. (Per dire ad una persona che ha venduto una cosa e non ha guadagnato niente, anzi ci ha rimesso.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Cì un bicùn. Sei un beccone. (Il beccone è l'aguglia (pesce di mare). Veniva usato il termine "bicùn" soprattutto riferendosi ai ferrovieri riminesi. Rimini - RN Pietro
Classici D'inzù la va rugend, d'insò la va fiscend. In giù cigola, in sù fischia. (Si diceva così quando il recipiente del pozzo (la cappelletta)cigolava mentre si mandava giù e fischiava quando si tirava su pieno d'acqua.) Rimini - RN Pietro
Classici L'è plèd c'arlus E'di un calvo che luccica. Rimini - RN Pietro
Classici Che raza d'ci? Di che razza sei? (Anche per dire a uno: "ma come sei messo?") Rimini - RN Pietro
Classici Tan ci na gran raza. Non sei di una gran razza. (Per dire in senso buono a uno che non è una gran persona, o che non è una cima a fare una certa cosa.) Rimini - RN Pietro
Classici L'è mèi campè un dé da lion che zènt da pigra. E' meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora. Rimini - RN Pietro
Classici Se tant stè tenti it fa la gabèna. Se non stai attento ti fanno la pelle. Rimini - RN Pietro
Classici I sold i intra dala porta e i scapa da la finestra. I soldi entrano dalla porta e escono dalla finestra. (Per dire che in una casa non si sta attenti alle proprie finanze e i soldi che si portano a casa si spendono facilmente e senza accorgersene.) Rimini - RN Pietro
Classici U ta ciap la risarela. Oppure ...U ta ciap la sgregna. Ti ha preso la risarella. (Riferito ad una persona che ride a crepapelle). Rimini - RN Pietro
Classici Te tvo la botta pina e la moi imbriega. Tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca. Rimini - RN Pietro
Classici Aiò un dievli per cavél. Ho un diavolo per capello. Rimini - RN Pietro
Classici Se ta t'incaz tfé dopia fatiga. Se ti arrabbi fai due volte fatica. (Un buon suggerimento per stare calmi.) Rimini - RN Pietro
Classici Cum stè? Cumè e pes te paier. Come stai? Come un pesce nel pagliaio. (Così si risponde quando uno sta poco bene.) Rimini - RN Pietro
Classici Un se mai struzé e che sal taiadeli. Non si è mai strozzato un cane con le tagliatelle. (Per dire che il cibo buono non va di traverso). Rimini - RN Pietro
Classici Giucla, giucla va finì cu s'incaza. Gioca, gioca va a finire che si arrabbia. (Senza spiegazione, da interpretare, ma è riferito al pene.) Rimini - RN Pietro
Classici L'è dur cumè un lumbardon. E' duro come un baccalà essicato. Rimini - RN Pietro
Classici T'ci un bréc! Sei un somaro. Rimini - RN Pietro
Classici Ud da dan anchè e vent de dvanadur. Ti da fastidio anche il vento del dipanatore. (La manovra di mandare avanti e indietro il dipanatore per pettinare la lana dei materassi produceva un impercettibile movimento d'aria. Si diceva così ad una persona a cui dava fastidio tutto) Rimini - RN Pietro
Classici A lavurè sla la vanga e se badil us magna poc e us chèga stil. A lavorare con la vanga e con il badile si mangia poco e si caga sottile. (Modo di dire proprio dei contadini e dei muratori). Rimini - RN Pietro
Classici Ci sla schina de buratel. Sei sulla schiena del buratello. (Il buratello è una piccola anguilla. Sei in cima per prenderle. (Un classico rimprovero). Oppure può significare che si corre un pericolo.) Rimini - RN Pietro
Classici Ci pez dla cveta. Sei peggio della civetta. (Si dice a una persona che non sta mai zitta, che parla e sparla). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E fa l'invurnid per no paghè e dezie. Fa l'invornito per evitare di pagare il dazio. (Il dazio era una tassa sulle merci abolita negli anni '70. Per dire di una persona che fa il tonto per evitare problemi e guai). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Ci cumè un Crest in crosa. Sei come un Cristo in croce. (Alludendo ad una persona che non può muoversi, o uscire di casa, o sacrificata e sofferente per qualsiasi altro motivo). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Se tan cheg t'cagerè, se tan pes t'murirè. Se non caghi cagherai, se non pisci morirai. (Quando ancora non si poteva ricorrere a sistemi moderni per urinare). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'erba cativa lan mor mai. L'erba cattiva non muore mai. (Le persone cattive sono sempre le ultime a morire). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Va scurzè in tla zendra! Va a scoreggiare nella cenere! (Uno scherzoso modo per mandare a quel paese una persona). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici L'a una testa come una mazola. Ha una testa come una mazzola. (La mazzola è un pesce marino con la testa grossa. Quindi in questo caso ci si riferisce a persona di testa dura). Rimini - RN Pietro
Classici E va a durmi sal galeini. Va a dormire con le galline. (Va a dormire molto presto, appunto perché le galline vanno a dormire al crepuscolo). Rimini - RN Pietro
Classici T'am dè ogg (ozz). Mi dai uggia. (Mi dai noia, mi dai fastidio). Rimini - RN Pietro
Classici Chi in péssa in cumpagnia l'è un ledri e na spia. Chi non piscia in compagnia è un ladro e una spia. (Riferito a quelle persone che stanno fuori dal gruppo.) Rimini - RN Pietro
Classici In cumpagnia la tolt moi anche un fre. In compagnia ha preso moglie anche un frate. (Per dire che in compagnia si sta in allegria.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Persona tresta nomineda e vesta. Persona triste nominata e vista. (Se parli di una persona cattiva sicuramente è vicino o sta per arrivare. Altro modo per dire "si parla del diavolo e spuntan le corna".) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Persona nomineda la è d-long una sasseda. Persona nominata è lontana una sassata. (Quando si parla di una persona e la si nomina non è più lontana di un lancio di sasso, quindi è vicina o sta per arrivare.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E pel ross chi ne prova i ne cnoss. Il pelo rosso chi non lo prova non lo conosce. (Chi non ha a che fare con i rossi di capelli non può sapere che è meglio diffidare da loro.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Um va e sangui tla testa. Mi va il sangue nella testa. (Per dire quando uno è arrabbiato, irritato, nervoso o eccitato.) Rimini - RN Pietro
Classici Tam cheg tla zemna. Mi caghi nella giumella. (Quanto possono contenere due mani congiunte che formano una specie di coppa. Era un modo di dire rivolto ad una persona per considerarla presa o vinta.) Rimini - RN Pietro
Classici A to fat sec cumè un tord. Ti ho fatto secco come un tordo. Si dice ad una persona che è vinta in poco tempo, specie nel gioco delle carte. Rimini - RN Pietro
Classici La pulizia la sta ben dimpartot all'infura de portafoi. La pulizia sta bene dappertutto all'infuori del portafoglio. (Il portafoglio deve essere sempre pieno, brutto segno quando è vuoto). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E foma cumè un turch. Fuma come un turco. (Non si sa perché i turchi siano famosi per essere grossi fumatori). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici E smocla cumè un turch. Smoccola come un turco. (E' riferito a persona che bestemmia molto, anche in questo caso i turchi non c'entrano niente). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Se tvò perd un amig vein poc bon e legna ad fig. Se vuoi perdere un amico vino poco buono e legna di fico. (L'ospitalità è fondamentale per mantenere buoni rapporti con gli amici. Un buon bicchiere di vino non deve mai mancare. La legna del fico non brucia bene e fa molto fumo). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici I parint iè cumè e pes, dop tre dé i poza. I parenti sono come il pesce, dopo tre giorno puzzano. (Quando si hanno parenti in casa per qualche giorno, dopo poco tempo incominciano a stancare ed essere di peso). Cattolica - RN Marisa
Classici Am so fat una brasola. Mi sono fatto una braciola. (Per dire che sono caduto e mi sono scorticato.) Rimini - RN Pietro
Classici U'iera 'na miseria clat purteva via i calzet. C'era una miseria che ti portava via il calzetti. (Una volta si conviveva con la povertà e le ristrettezze economiche.) Rimini - RN Pietro
Classici Per quan si invuieda si semper na suca! Per quanto ti vuoi adoperare sei sempre una zucca !non capis nien Mantova Paolo di Mantova
Classici Ci tna bota ad fèr. Sei in una botte di ferro. (Per dire che si è al sicuro). Rimini - RN Pietro
Classici La portè chèsa vaca e videl. Ha portato a casa vacca e vitello. (Una volta si diceva ad una ragazza madre che ritornava a casa con un bambino e senza marito). Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Classici Ogni bota le na cavéia. Ogni botta è una caviglia. (Riferito a tutte quelle situazioni in cui ogni colpo va a segno. La "cavéia" era un chiodo di grandi dimensioni per inchiodare travi e legni simili). Rimini - RN Pietro
Classici L'ha una faza cui s'amaca i pinul Ha una faccia su cui si possono schiacciare i pinoli (detto di chi non si scompone mai) Cervia - RA bauz
Classici Le coma la troia in ti gombar, lai bagata tot la nin magna gnench o. E' come il maiale nei cocomeri, li rovina tutti non ne mangia neanche uno. (detto di uno che sciupa la roba) Granarolo Faentino - RA Mirco Bò
Classici La va par tè, ch'tan fè un caz Beato te, che non hai niente da fare Riccione - RN veno
Classici T'an'avrè méiga fréd mi pì? Non dubiterai mica di tua moglie? Longiano - FC -----e vidèl
Classici L'à pòc ósi tlà maléta! Ha pochi tentennamenti, sà il fatto suo. Longiano - FC -----e vidèl
Classici T'àt farè di mèl, a mazé òun quant'e chèga! Non ti sarà difficile, lottare con chi non può! Longiano - FC -----e vidèl
Classici T'vù insgnè me gat ad rapé só?! Pretendi di insegnare il mestiere a uno che lo sa fare meglio di te?! Longiano - FC -----e vidèl
Classici S't'vù un fiùl trést, màndal a servéi Crést! Se vuoi un figlio biricchino mandalo a fare il chierico. Longiano - FC -----e vidèl
Classici Grand e gròs; patàca féna s'l'òs! Grande e grosso; coglione fino all'osso! Longiano - FC -----e vidèl
Classici Dai indo cla pessa Dagli dove piscia Rimini - RN ribisso
Don Camillo e Peppone Va la che ma quel a gni casca la cisa madòs !!! Vedrai che a quello non gli crolla addosso la chiesa !!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Don Camillo e Peppone Da burdel, quant a vidimie pasé un pret, a gimie: tira la reda cal pasa un rundòn. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Don Camillo e Peppone Fa quel che dis e prit, non quel che fa! Fai quello che dice il prete, non quello che fa! (Per dire che il prete predica bene ma razzola male.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Donne Chi cu n'ha ui dà, chi cun n'ha ui guerda! Chi ne ha (donne) ci dà, chi non ne ha .... guarda! Lugo - RA Stefania
Donne Marzilen al giva: le mei na puténa ca na bigòta. Marzilen diceva: meglio una puttana che una bigotta. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Donne Cus la fa na dona nuda mal sol ?? Ma me l’am fa indrizé al birél, ma te a nal so. Cosa fa una donna nuda al sole ?? A te non lo so, a me tira su il "birél". Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Donne L’era na putena da rid !!! La incaseva più ca ne la benca d’Italia !!! Era una "furba" da ridere !!! Incassava più della banca d' Italia !!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Donne La j ha al bus stret, ma se an zte atenti la t magna la chesa e al tétt. Hanno il buco stretto ma se non stai attento ti mangiano la casa e il tetto. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Donne Ciò, guerda ca ne miga ciacare ad dònie; la m la dìt la mi moi !!! Mi devi credere, non sono chiacchiere di donne, me l'ha detto mia moglie !!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Donne L'è na putèna bruseda. E' una puttana bruciata. (Chi vuol intendere intenda) Rimini - RN Pietro
Donne S'é che t'spaz?! La miseria?! Cos'è che scopi? La miseria?! (Quando una casalinga spazza dove non c'è bisogno). Rimini - RN Pietro
Donne Se e Sgnor un perduness i pghed d'la fregna, in te paradis ui mitress la legna! Se il Signore non perdonasse i peccati dovuti alla figa, nel paradiso ci metterebbe la legna! Claudio
Donne l'ha ciapè piò usel lia che ne Dino de bar ha preso più uccelli lei che Dino del bar (noto cacciatore di Gatteo Mare) Cervia - RA bauz
Gastronomici Un gòt e' fa ben, dù i n'fa mêl, u t' sagàta un buchêl. Un gotto fa bene, due non nuocciono, ti rovina un boccale. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Una bona dbuda la t' fa rómpar mej l'êria e la t' fa vdé e' mond pió bël. Una buona bevuta ti fa romper meglio l'aria e ti fa vedere più bello il mondo. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici S't'vù gudé la sanitê e' ven t'é da daquê. Se vuoi godere salute dovrai innaffiare il vino. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Se t' bì de' ven dla fôrza t'a n ciaparé, ma se trop t'a n biré la fôrza t' pardaré. Se bevi vino prenderai forza, ma se troppo ne berrai la perderai. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Par San Martèn u s'imbariêga grend e pznèn. Per San Martino s'ubriacano grandi e piccini. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Mej puzê 'd ven che 'd zera. Meglio puzzare di vino che di cera. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici L'uva ad muntagna ch' n' la pêga u n' la magna. L'uva di montagna chi non la paga non la mangia. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Legna verda, pan cun la mofa e ven fôrt e pu l'è un mirêcul s'a n sò môrt. Legna verde, pane con la muffa e vino forte ( acido ) e poi sarà un miracolo se non sono morto. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici La mela cruda la tira drì una dbuda, la mela cota la n' tira drì una ciòpa. La mela cruda trae dietro una bevuta, la mela cotta ne trae seco il doppio. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici L'aqua la fa mêl, e' ven e' fa cantê. L'acqua fa male, il vino fa cantare. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici I pez fiur j è quìi de' ven. I peggior fiori sono quelli del vino. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici E' sugh dla vída l'arvena la vita, che trop a n' birà la vita u s'arvinarà. Il succo della vite rovina la vita, chi troppo ne berrà, la vita si rovinerà. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici E' ris e' nëss int l'aqua e e' vò murì int e' ven. Il riso nasce nell'acqua e muore nel vino. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici E' cómar quand che vèn e l'uva quand ch'la va. Il cocomero a sua stagione e l'uva a stagione tarda. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Dop avé dbù ignún vô dí la sù. Dopo aver bevuto ognuno vuol dire la sua. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici De ven bon s't'biré e' tu sangv t'arnuvaré. Se berrai vino buono, rinnoverai il tuo sangue. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Contra i pinsìr un gran rimédi l'è e' bichìr. Contro i pensieri (molesti) un gran rimedio è il bicchiere. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Bì e' ven e lassa andê l'aqua a e' mulen. Bevi vino e lascia andare l'acqua al mulino. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici Se t'vò stè ben, magna fort e be de' ven! Se vuoi star bene, mangia molto e bevi vino. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Gastronomici La pida, la è ishì bòna...mo bouna sa tott...cut ven voja da pruvela sla merda ..par sintì se la è un po menc sgustosa… La piadina è così buona, ma buona con tutto,che verrebbe voglia di provarla con la merda, per sentir se sarebbe un po' meno disgustosa. Rimini - RN Word BoordeL
Gastronomici Par la ca' di purèt Un j'è regola, un j'è scret Us' magna quel cu j'è.. si j'è r Forli - FC Mazapegul
Gastronomici Frétt, l'é bon énca i batéc! Il fritto é così buono, che si può fare anche con gli stecchi Longiano - FC -----e vidèl
Gastronomici Avòj i garganél ad sòla Avere la gargarozzo di suola. Non sentire più i sapori a causa del troppo bere alcolici. Longiano - FC -----e vidèl
Matrimoniali Chi zcur a tevla e tal lett, l’é un matt perfet. Chi parla a tavola e a letto è un matto perfetto. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Matrimoniali La moi mal marid: t se un gran bicòn, e se a tal digh me t j é da cred !! La moglie al marito: sei un gran credulone, e se te lo dico io devi crederci !! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Matrimoniali Spuses na volta, pacenza, al po' capité ma tut, ma dò l’é da matt !!! Sposarsi una volta, pazienza, può capitare a tutti, ma due volte è da matti !!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Matrimoniali Mà, al mi muros um stuzga, al va ma la spiga, al vo bat al grén, cum ho da fe ??? Mamma, il mio moroso mi stuzzica, va alla spiga, vuole battere il grano, come devo fare ??? Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Matrimoniali L'ha più cornie quel chi lì, ca ne un baratule d lumeghie. Ha più corna quello di un barattolo di lumache. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Matrimoniali La moi arabieda, mal marid: indò t se sté fin'ades a sbat cli curnacie ca t ho mess ??? La moglie arrabbiata al marito: "Dove sei stato fino ad ora a sbattere le corna che ti ho messo ???" Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Meteorologici Fibrér curt curt, el cheva la legna dal court !! Febbraio mese corto, ma esaurice la legna ammucchiata nelle corti !! San Giovanni in Marignano - RN Nonna Rina
Meteorologici Quand che al nuval al va a bulogna e piòv c'un s'vargogna ! Quando le nuvole vanno verso Bologna, piove senza vergogna ! Solarolo - RA Zvan 'd Slarol
Meteorologici Per la Pasquela un pas ad videla. Per la Pasquella un passo di vitella. (La Pasquella è un canta della Pasquetta, è l'Epifania. La frase è riferita all'inverno, e significa che per la Befana l'inverno ha fatto ancora un passo piccolo prima di arrivare alla primavera.) Rimini - RN Pietro
Meteorologici Sant'Antoni d'la berba bienca se un la ia us sla fa. Sant'Antonio dalla barba bianca, se non l'ha, se la fa. (Cioè se la mette facendo nevicare.) Rimini - RN Pietro
Meteorologici Per la Candelora da l'inverni a sem fora, ma se piov e tira vent da l'inverni a sem drent. Il giorno della Candelora siamo fuori dall'inverno, ma se piove e tira vento nell'inverno siamo ancora dentro. (La Candelora è il 2 febbraio, il giorno della Purificazione di Maria Vergine.) Rimini - RN Pietro
Meteorologici Quand che l'acqua la fa i caplett la terda puoch e pu la smet. Quando l'acqua fa i cappelletti tarda poco e poi smette. (quando piove forte non dura molto) Granarolo Faentino - RA Mirco Bò
Proverbi Vari Cus èll che quèll che: s'an l'avì dasìmal e s'a'lavì, n'importa?...(e scann) Cos'è quella che cosa che: se non l'avete (lavate) datemelo e se l'avete (lavate) non importa?...(E' lo scanno per lavare) Solarolo - RA Zvan 'd Slarol
Proverbi Vari Le mei na galena drenta la pgnata, ca ne dò sora al tett. Meglio una gallina nella pentola che due sopra il tetto. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Ca né un purét le mei cal nasa un galet, al mench u s magna. Meglio che nasca un galletto di un poveretto, almeno si mangia. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Set suldé dal Pépa i ne sté bon da cavé na réva. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari T se come al sumer d Fabron, cl’aveva trentaset mél sota la coda!!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Quel l’é un cal piegn al mort, pri frighé al viv. Quello è uno che piange i morti per fregare i vivi. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Zti Zte ben ! T’se biench e ros cal pér che t toga ancora la téta! Stai proprio bene ! Sei bianco e rosso che sembra che ancora prendi la tetta! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Quel l’é un can vò tent aqua tal ven, parché al dis cla infreida i pé!! Quello è uno che non vuole tanta acqua nel vino, perché dice che si fradiciano i piedi !! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Um brusa al cul can ni pos più, cus ho da fe ? Va da Ciba, al fa di rob chi manda via tut i mél. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari I mariner quant j é in téra j é sempre in varia, tent i nà e tent in ciàca !!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Quel l'ha un cul gros i si, se al piénta l'utòn al cres i maringh. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari La luna ad mérz l'è fata in tond, la roba di quàjun la manten al mond !!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Proverbi Vari Se u n' s' sbaglièss nénca i sapiént, u n'i sarep pió pòst par j ignurént. Se non sbagliassero anche i sapienti, non ci sarebbe più posto per gli ignoranti. il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari Int la pêga u n'i piôv. Sulla paga non piove. (lo stipendio dell'impiegato non è colpito dalle intemperie, metaforicamente: è al sicuro.) il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari Scapuzì' int ón. Inciampare in uno. (imbattersi in una persona. spesso: incontro non gradito.) il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari L'è sôl d'intrig. E' solo d'intrigo. D'impaccio. Crea solo difficoltà. E' un peso morto. il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari Mètiglia tóta. Metticela tutta. Metterci tutto il proprio impegno. il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari L'à spìdî 'I bûs. Ha spedito il buco. il Resto del Carlino A's fà pér môd éd dir (Mario Mazzaperlini)
Proverbi Vari On e' dseva: taja; e cl'êt e' dseva curtël. Uno diceva: taglia; e l'altro diceva: coltello. (facevano a gara a superarsi nell'impegno nel lavoro.) il Resto del Carlino A's fà pér môd éd dir (Mario Mazzaperlini)
Proverbi Vari Fê' de tacôn Fare dell'appiccicume. Rimanere col fango appiccicato alle scarpe. Restare senza ballare per mancanza di invito. (Detto alfonsinese) Alfonsine il Resto del Carlino
Proverbi Vari Ave' un môrt in ca. Avere un morto in casa. Essere impotente, riferito ai maschi. Detto per celia. il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari Tirê' fura nénc al j òss di Paladén. Tirare fuori anche le ossa dei Paladini (di Francia): dirne di cotte e di crude. il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari L'istruziàn l'é quall ch'avanza quand as é dscurdè tòtt quall ch'as' é imparè. L'istruzione è ciò che resta quando si è scordato tutto ciò che si è imparato. il Resto del Carlino il Resto del Carlino
Proverbi Vari A tott i furb u i mènca on pont. Tutti i furbi hanno un punto debole. Civitella - FC Arvinè
Proverbi Vari I giurnél, i scrìv i fùrb e i lezz i patèca. I giornali sono scritti dai furbi e sono letti dagli sciocchi. Civitella - FC Arvinè
Proverbi vari Perla quand e pessa al galen. Parla quando pisciano le galline. (Per dire a una persona che non deve parlare mai. Le galline (dicono) non orinano.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari L'è lerg com e gal tla fronta. E' largo come il gallo in fronte. (Per dire di una persona avara, taccagna.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari Un dà gnienca e curtel me boia. Non dà nemmeno il coltello al boia. (Per dire di persona avara e taccagna. Peggio che andar di notte se avete bisogno di quelle persone!) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari L'ha psì te batesme. Ha pisciato nel battesimo. (Per dire di una persona sfortunata, scalognata.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari E perla com un libre stamped. Parla come un libro... stampato. (Per dire, in tono scherzoso, di una persona che notoriamente parla a vanvera, ma che in quella occasione ha parlato bene, "propria com un libre stamped".) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari L'ha una facia com un cul darvers. Ha una faccia come un sedere rovesciato. (Per dire di una persona maleducata, sfacciata, intrigante, uno che non si vergogna di niente. Proprio un brutta faccia.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari L'è com un pes fora d'aqua. E' come un pesce fuor d'acqua. (Per dire di una persona che è fuori da suo ambiente naturale dove è solita vivere e perciò si trova impacciata, a disagio.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari Maza, maza, iè tot d'na raza. Ammazza, ammazza, sono tutti di una razza, sono tutti uguali. (Specialmente oggi in campo politico per dire dei nostri rappresentanti che sono tutti uguali.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi vari Per e cul, un pasa gnienca un garnel ad panig. Per quel posto non passa neppure un chicco di miglio. (Riferito ad una persona che ha avuto una paura tremenda e quel certo buco gli si è stretto tanto.) Morciano di romagna - RN Bigulein ad Murcien
Proverbi Vari Ai vag ma l'impuladura. Vado all' impollatura. (L'impollatura è il posto dove si vanno ad appollaiare gli uccelli (e prende il nome dal pollo). Per dire che un cacciatore aspetta di cacciare un volatile al crepuscolo, cioè prima ve vada a dormire). Rimini - RN Pietro
Proverbi vari E' fa com che ber che par fe' un dspet al pigur e sfargheva i maro' in s'al spe. - Ovvero - L'ha fat l'intares d' Cazeta. Fa come quel montone che per fare un dispetto alle pecore sfregava i marroni sulle spine. - Ovvero - Ha fatto l'interesse di Cazzetta. Lugo - RA Luca
Proverbi vari I sold i fa andè l'aqua par l'insò. I soldi fanno andare l'acqua verso l'alto. (I soldi permettono di ottenere qualsiasi cosa). Civitella - FC Arvinè
Proverbi vari Um vén da butì fòra Mi vien da vomitare. Ma è più da usarsi in un contesto di disagio ambientale e non fisico. Cattolica - RN Zbaraca
Proverbi vari E bruset i linzul par vendar la zendra. Brucio' i lenzuoli per vendere la cenere. (detto di uno che non sa fare molto bene i conti) Granarolo Faentino - RA Mirco Bò
Proverbi vari Us fa senza com quì ad Fenza. Si fa senza come quelli di Faenza. Faenza - Ra na pora sèima...
Proverbi vari Tant la va la gata a e lerg che lai lasa i zampett... Tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino... Faenza - Ra Passatrice Cortese
Proverbi vari Quand che la vaca l'an vô bivirê l’è neca inutil scifulê Se la vacca non vuol bere è inutile fischiare. (come dire: inutile affannarsi se la fortuna è contraria) Voltana - RA Belè
Proverbi vari E' mèstr'Indòus da un'aròura un'ì cavét un fòus Il maestro Indugio da una quercia non fù capace di tirarci fuori un fuso. Dicesi di persona che vuol far tutto, ma non sà far niente. Longiano - FC -----e vidèl
Proverbi vari E' fiòl de gat e ciàpa i sòrg! Il figlio del gatto prende i topi! Si dice quando un figlio si comporta perfettamente come il padre. Longiano - FC -----e vidèl
Proverbi vari L'é c'mé e bréc di frè, c'ùs fèrma ma tót i purtòun E' come il somaro dei frati, che,(per chiedere la carità) si ferma a tutte le case. Persona che non se la sbriga mai; che si attarda a parlare con tutti. Longiano - FC -----e vidèl
Vecchi e Giovani Fin a sténta al gàl ancora al chénta, dop al fa al quaòn. Fino ai settanta il gallo ancora canta, dopo fa il patacca. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Vecchi e Giovani Al mi bà lé un angiule, al tuv cum l’é ?? Al mi l’é ancora viv !!! Mio padre è un angelo, e il tuo com'è ?? Il mio è ancora vivo !!! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Vecchi e Giovani La gioventù a gne sold cu la péga, e la vò al su sfogh !! La gioventù non c'è soldo che la paghi, e vuole i suoi sfoghi !! Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Vecchi e Giovani Quant la berba la ciapa al grisén, lasa la dona e pasa mal ven. Quando la barba si fa grigia, lascia la donna e passa al vino. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Vecchi e Giovani Tra du vec, pin d’aciàch: al padreterne l’ha sbaè tut’nicò. Parché, cu sla fat ? An duveva fé la vciaia. Tra due vecchi pieni di acciacchi: il padreterno ha sbagliato tutto. Perché, cosa ha fatto? Non doveva fare la vecchiaia. Cattolica - RN Mistighenza di Elvino Galluzzi
Vecchi e Giovani E' ven l'è la tetta di vécc. Il vino è la poppa dei vecchi. www.enoromagna.com Proverbi romagnoli di A.Spallicci
Vecchi e Giovani Ave' la voja dla lumêga. Aver la voglia della lumaca. (Essere soggetto a tumescenza prematura) il Resto del Carlino A's fà pér môd éd dir (Mario Mazzaperlini)
Vecchi e Giovani Par me quel l'a e cul fighe! Temo che quel giovane sia affetto dal vizio inglese! Gianino dla turca
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