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argomento |
romagnolo |
italiano |
prov/fonte |
alias |
Proverbi Vari |
A tott i furb u i mènca on pont. |
Tutti i furbi hanno un punto debole. |
Civitella - FC |
Arvinè |
Classici |
Lord com e bastòn de pulèr. |
Sporco come il bastone del pollaio. |
Civitella - FC |
Arvinè |
Proverbi Vari |
I giurnél, i scrìv i fùrb e i lezz i patèca. |
I giornali sono scritti dai furbi e sono letti dagli sciocchi. |
Civitella - FC |
Arvinè |
Proverbi vari |
I sold i fa andè l'aqua par l'insò. |
I soldi fanno andare l'acqua verso l'alto. (I soldi permettono di ottenere qualsiasi cosa). |
Civitella - FC |
Arvinè |
Vecchi e Giovani |
Ave' la voja dla lumêga. |
Aver la voglia della lumaca. (Essere soggetto a tumescenza prematura) |
il Resto del Carlino |
A's fà pér môd éd dir (Mario Mazzaperlini) |
Proverbi Vari |
L'à spìdî 'I bûs. |
Ha spedito il buco. |
il Resto del Carlino |
A's fà pér môd éd dir (Mario Mazzaperlini) |
Proverbi Vari |
On e' dseva: taja; e cl'êt e' dseva curtël. |
Uno diceva: taglia; e l'altro diceva: coltello. (facevano a gara a superarsi nell'impegno nel lavoro.) |
il Resto del Carlino |
A's fà pér môd éd dir (Mario Mazzaperlini) |
Classici |
L'ha una faza cui s'amaca i pinul |
Ha una faccia su cui si possono schiacciare i pinoli (detto di chi non si scompone mai) |
Cervia - RA |
bauz |
Donne |
l'ha ciapè piò usel lia che ne Dino de bar |
ha preso più uccelli lei che Dino del bar (noto cacciatore di Gatteo Mare) |
Cervia - RA |
bauz |
Proverbi vari |
Quand che la vaca l'an vô bivirê l’è neca inutil scifulê |
Se la vacca non vuol bere è inutile fischiare. (come dire: inutile affannarsi se la fortuna è contraria) |
Voltana - RA |
Belè |
Classici |
J'è com i ledre ad Pesara. |
Sono come i ladri di Pesaro. (Per dire di due persone che litigano e sono sempre insieme. Infatti, si dice, che a Pesaro i ladri durante il giorno sono sempre in lite e di notte vanno a rubare assieme.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Un sarà com i dis minud ad Michin*? |
Non saranno come i dieci minuti di Michin*? (Per dire a uno, che si dovrebbe assentare per dieci minuti, di non tardare molto a ritornare.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
U ja fnì anche al nusie ma Bacoc cu n'eva set suler e magneva una e dè. |
Sono finite le noci anche a Bacucco che ne aveva sette solai e ne mangiava una al giorno. (Per dire di una persona che come Bacucco a forza di sperperare senza rimpiazzare finisce col ritrovarsi senza più niente.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
U sè magnè capel e benefizie. |
Si è mangiato il cappello e il benefizio. (Per dire di una persona che ha sperperato tutto il patrimonio.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
Perla quand e pessa al galen. |
Parla quando pisciano le galline. (Per dire a una persona che non deve parlare mai. Le galline (dicono) non orinano.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
L'è lerg com e gal tla fronta. |
E' largo come il gallo in fronte. (Per dire di una persona avara, taccagna.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
Un dà gnienca e curtel me boia. |
Non dà nemmeno il coltello al boia. (Per dire di persona avara e taccagna. Peggio che andar di notte se avete bisogno di quelle persone!) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
L'ha psì te batesme. |
Ha pisciato nel battesimo. (Per dire di una persona sfortunata, scalognata.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E porta via anche e fom mal pepie. |
Porta via anche il fumo alle pipe. (Per dire di una persona che è di mano lesta, che frega tutto quello che gli capita sotto le mani.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'ha una testa com un bgonz. |
Ha una testa come un tino. (Accidenti che testa! Riferito a uno che ha la testa grossa oppure non capisce niente.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'è tont com una topa. |
E' tonto come un topone. (Per dire di uno che è tonto completo.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E calder e dis mel dla padela. |
Il paiolo dice male della padella. (Per dire di una persona poco pulita moralmente che dice male di un'altra persona altrettanto poco pulita.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'è com una psiga sfond. |
E' come una vescica bucata. (Per dire di una persona alla quale non si può confidare nulla in quanto sbandiera ai quattro venti quello che ha appreso. Persona inaffidabile.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
E perla com un libre stamped. |
Parla come un libro... stampato. (Per dire, in tono scherzoso, di una persona che notoriamente parla a vanvera, ma che in quella occasione ha parlato bene, "propria com un libre stamped".) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
U jentra com e c## te paternostre. |
C'entra come un certo c###o nel padrenostro. (Per dire di uno che fa un discorso o che dice una cosa che non rientra affatto con l'argomento della discussione.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
L'ha una facia com un cul darvers. |
Ha una faccia come un sedere rovesciato. (Per dire di una persona maleducata, sfacciata, intrigante, uno che non si vergogna di niente. Proprio un brutta faccia.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
L'è com un pes fora d'aqua. |
E' come un pesce fuor d'acqua. (Per dire di una persona che è fuori da suo ambiente naturale dove è solita vivere e perciò si trova impacciata, a disagio.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Da chi trop spess i va a cunsé, b-sogna sempra diffidé. |
Da chi troppo di frequente si va a confessare, bisogna sempre diffidare. (Per dire di una persona poco affidabile, perchè quando al prete confessa una malefatta ne pensa già un'altra, tanto con il Padreterno si mette sempre a posto.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'è nir com un capel da pret. |
E' nero come un cappello da prete. (Quando una persona è molto scura di pelle, abbronzata.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'è sporc com e baston de puler. |
E' sporco come il bastone che è nel pollaio. (Per dire di una persona che è poco amante dell'igiene o anche per indicare uno che è moralmente poco pulito.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
Maza, maza, iè tot d'na raza. |
Ammazza, ammazza, sono tutti di una razza, sono tutti uguali. (Specialmente oggi in campo politico per dire dei nostri rappresentanti che sono tutti uguali.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Proverbi vari |
Per e cul, un pasa gnienca un garnel ad panig. |
Per quel posto non passa neppure un chicco di miglio. (Riferito ad una persona che ha avuto una paura tremenda e quel certo buco gli si è stretto tanto.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E fa sempre la vosa de pess. |
Fa sempre la voce del pesce. (Per dire di uno che non parla mai.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'ha psì fora dl'urinel. |
Ha pisciato fuori dal vaso. (Classico modo di dire riferito ad una persona che in una discussione tra amici su di un certo argomento ha parlato a sproposito o che ha detto una gran fesseria.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E magna com un gardlen. |
Mangia come un cardellino. (Per indicare uno che mangia poco.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E cmanda com e do ad cop quand la brescla l'è baston. |
Comanda come il due di coppe quando la briscola è bastone. (Praticamente uno che non comanda niente, specialmente "ma chesa sua".) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
La ciap capot. |
Ha preso cappotto. (Quando si gioca a carte (tresette) gli avversari non realizzano neanche un punto.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'è mei un mort ad chesa che un marchigien sla porta. |
E' meglio avere il morto in casa che un marchigiano sulla porta. (Si racconta che all'epoca dello Stato Pontificio i marchigiani fossero esattori di tasse. Da ciò il detto.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Te fat e guadagn ad Bulini*. |
Hai fatto il guadagno di Bulini*. (Per dire ad una persona che ha venduto una cosa e non ha guadagnato niente, anzi ci ha rimesso.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Ci pez dla cveta. |
Sei peggio della civetta. (Si dice a una persona che non sta mai zitta, che parla e sparla). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E fa l'invurnid per no paghè e dezie. |
Fa l'invornito per evitare di pagare il dazio. (Il dazio era una tassa sulle merci abolita negli anni '70. Per dire di una persona che fa il tonto per evitare problemi e guai). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Ci cumè un Crest in crosa. |
Sei come un Cristo in croce. (Alludendo ad una persona che non può muoversi, o uscire di casa, o sacrificata e sofferente per qualsiasi altro motivo). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Se tan cheg t'cagerè, se tan pes t'murirè. |
Se non caghi cagherai, se non pisci morirai. (Quando ancora non si poteva ricorrere a sistemi moderni per urinare). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
L'erba cativa lan mor mai. |
L'erba cattiva non muore mai. (Le persone cattive sono sempre le ultime a morire). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Va scurzè in tla zendra! |
Va a scoreggiare nella cenere! (Uno scherzoso modo per mandare a quel paese una persona). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Don Camillo e Peppone |
Fa quel che dis e prit, non quel che fa! |
Fai quello che dice il prete, non quello che fa! (Per dire che il prete predica bene ma razzola male.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
In cumpagnia la tolt moi anche un fre. |
In compagnia ha preso moglie anche un frate. (Per dire che in compagnia si sta in allegria.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Persona tresta nomineda e vesta. |
Persona triste nominata e vista. (Se parli di una persona cattiva sicuramente è vicino o sta per arrivare. Altro modo per dire "si parla del diavolo e spuntan le corna".) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Persona nomineda la è d-long una sasseda. |
Persona nominata è lontana una sassata. (Quando si parla di una persona e la si nomina non è più lontana di un lancio di sasso, quindi è vicina o sta per arrivare.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E pel ross chi ne prova i ne cnoss. |
Il pelo rosso chi non lo prova non lo conosce. (Chi non ha a che fare con i rossi di capelli non può sapere che è meglio diffidare da loro.) |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
La pulizia la sta ben dimpartot all'infura de portafoi. |
La pulizia sta bene dappertutto all'infuori del portafoglio. (Il portafoglio deve essere sempre pieno, brutto segno quando è vuoto). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E foma cumè un turch. |
Fuma come un turco. (Non si sa perché i turchi siano famosi per essere grossi fumatori). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
E smocla cumè un turch. |
Smoccola come un turco. (E' riferito a persona che bestemmia molto, anche in questo caso i turchi non c'entrano niente). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
Se tvò perd un amig vein poc bon e legna ad fig. |
Se vuoi perdere un amico vino poco buono e legna di fico. (L'ospitalità è fondamentale per mantenere buoni rapporti con gli amici. Un buon bicchiere di vino non deve mai mancare. La legna del fico non brucia bene e fa molto fumo). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Classici |
La portè chèsa vaca e videl. |
Ha portato a casa vacca e vitello. (Una volta si diceva ad una ragazza madre che ritornava a casa con un bambino e senza marito). |
Morciano di romagna - RN |
Bigulein ad Murcien |
Donne |
Se e Sgnor un perduness i pghed d'la fregna, in te paradis ui mitress la
legna! |
Se il Signore non perdonasse i peccati dovuti alla figa, nel
paradiso ci metterebbe la legna! |
|
Claudio |
Gastronomici |
Frétt, l'é bon énca i batéc! |
Il fritto é così buono, che si può fare anche con gli stecchi |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Proverbi vari |
E' mèstr'Indòus da un'aròura un'ì cavét un fòus |
Il maestro Indugio da una quercia non fù capace di tirarci fuori un fuso.
Dicesi di persona che vuol far tutto, ma non sà far niente. |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Proverbi vari |
E' fiòl de gat e ciàpa i sòrg! |
Il figlio del gatto prende i topi!
Si dice quando un figlio si comporta perfettamente come il padre. |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Gastronomici |
Avòj i garganél ad sòla |
Avere la gargarozzo di suola.
Non sentire più i sapori a causa del troppo bere alcolici. |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Proverbi vari |
L'é c'mé e bréc di frè, c'ùs fèrma
ma tót i purtòun |
E' come il somaro dei frati, che,(per chiedere la carità) si ferma a tutte le case.
Persona che non se la sbriga mai;
che si attarda a parlare con tutti. |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Classici |
T'an'avrè méiga fréd mi pì? |
Non dubiterai mica di tua moglie?
|
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Classici |
L'à pòc ósi tlà maléta! |
Ha pochi tentennamenti, sà il fatto suo. |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Classici |
T'àt farè di mèl, a mazé òun quant'e chèga! |
Non ti sarà difficile, lottare con chi non può! |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Classici |
T'vù insgnè me gat ad rapé só?! |
Pretendi di insegnare il mestiere a uno che lo sa fare meglio di te?! |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Classici |
S't'vù un fiùl trést, màndal a servéi Crést! |
Se vuoi un figlio biricchino mandalo a fare il chierico. |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Classici |
Grand e gròs; patàca féna s'l'òs! |
Grande e grosso; coglione fino all'osso! |
Longiano - FC |
-----e vidèl |
Vecchi e Giovani |
Par me quel l'a e cul fighe! |
Temo che quel giovane sia affetto dal vizio inglese! |
|
Gianino dla turca |
Proverbi Vari |
Se u n' s' sbaglièss nénca i sapiént, u n'i sarep pió pòst par j ignurént. |
Se non sbagliassero anche i sapienti, non ci sarebbe più posto per gli ignoranti. |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
Int la pêga u n'i piôv. |
Sulla paga non piove. (lo stipendio
dell'impiegato non è colpito dalle intemperie, metaforicamente: è al sicuro.) |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
Scapuzì' int ón. |
Inciampare in uno. (imbattersi in una persona. spesso: incontro non gradito.) |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
L'è sôl d'intrig. |
E' solo d'intrigo. D'impaccio. Crea solo difficoltà. E' un peso morto. |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
Mètiglia tóta. |
Metticela tutta. Metterci tutto il proprio impegno. |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
Fê' de tacôn |
Fare dell'appiccicume. Rimanere col fango appiccicato alle scarpe. Restare senza ballare per mancanza di invito. (Detto alfonsinese) |
Alfonsine |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
Ave' un môrt in ca. |
Avere un morto in casa. Essere impotente, riferito ai maschi. Detto per celia. |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
Tirê' fura nénc al j òss di Paladén. |
Tirare fuori anche le ossa dei Paladini (di Francia): dirne di cotte e di crude. |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi Vari |
L'istruziàn l'é quall ch'avanza quand as é dscurdè tòtt quall ch'as' é imparè. |
L'istruzione è ciò che resta quando si è scordato tutto ciò che si è imparato. |
il Resto del Carlino |
il Resto del Carlino |
Proverbi vari |
E' fa com che ber che par fe' un dspet al pigur e sfargheva i maro' in s'al spe. - Ovvero - L'ha fat l'intares d' Cazeta. |
Fa come quel montone che per fare un dispetto alle pecore sfregava i marroni sulle spine. - Ovvero - Ha fatto l'interesse di Cazzetta. |
Lugo - RA |
Luca |
Classici |
I parint iè cumè e pes, dop tre dé i poza. |
I parenti sono come il pesce, dopo tre giorno puzzano. (Quando si hanno parenti in casa per qualche giorno, dopo poco tempo incominciano a stancare ed essere di peso). |
Cattolica - RN |
Marisa |
Gastronomici |
Par la ca' di purèt
Un j'è regola, un j'è scret
Us' magna quel cu j'è.. si j'è |
r |
Forli - FC |
Mazapegul |
Proverbi vari |
E bruset i linzul par vendar la zendra. |
Brucio' i lenzuoli per vendere la cenere. (detto di uno che non sa fare molto bene i conti) |
Granarolo Faentino - RA |
Mirco Bò |
Meteorologici |
Quand che l'acqua la fa i caplett la terda puoch e pu la smet. |
Quando l'acqua fa i cappelletti tarda poco e poi smette. (quando piove forte non dura molto) |
Granarolo Faentino - RA |
Mirco Bò |
Campanilistici |
Garnarol dal set campan oman bech e don putan. |
Granarolo dalle sette campane uomini becchi e donne puttane. |
Granarolo Faentino - RA |
Mirco Bò |
Classici |
Le coma la troia in ti gombar, lai bagata tot la nin magna gnench o. |
E' come il maiale nei cocomeri, li rovina tutti non ne mangia neanche uno. (detto di uno che sciupa la roba) |
Granarolo Faentino - RA |
Mirco Bò |
Matrimoniali |
Chi zcur a tevla e tal lett, l’é un matt perfet. |
Chi parla a tavola e a letto è un matto perfetto. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
La sera leun, la matena quàun. |
Alla sera leoni, la mattina quaglioni. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
La sera ùrs, la matena érs. |
La sera orsi, la mattina arsi. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
Pri campé sén, bsogna psé spés come i chén. |
Per vivere sani, bisogna pisciare spesso come i cani. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Donne |
Marzilen al giva: le mei na puténa ca na bigòta. |
Marzilen diceva: meglio una puttana che una bigotta. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Vecchi e Giovani |
Fin a sténta al gàl ancora al chénta, dop al fa al quaòn. |
Fino ai settanta il gallo ancora canta, dopo fa il patacca. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
I sold l’è come i dulur, ch j à i si tén. |
I soldi sono come i dolori, chi li ha se li tiene. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
A zcur sa te, l’é come di puténa ma la volpa !! |
Parlare con te è come dare della "furba" alla volpe !! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
Dai e dai, da la zvòla l’é d’venta aj !! |
Dai e dai, la cipolla è diventata aglio !! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
La fni li nusie ma Bacuc, cu n’aveva sett sulér e un magneva una al dì !! |
Sono finite le noci di Bacucco, che ne aveva sette solai e ne mangiava una al giorno !! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Matrimoniali |
La moi mal marid: t se un gran bicòn, e se a tal digh me t j é da cred !! |
La moglie al marito: sei un gran credulone, e se te lo dico io devi crederci !! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Vecchi e Giovani |
Al mi bà lé un angiule, al tuv cum l’é ?? Al mi l’é ancora viv !!! |
Mio padre è un angelo, e il tuo com'è ?? Il mio è ancora vivo !!! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
An t faré miga come j antigh, chi magneva la bucia e i buteva via i figh??? |
Non farai come gli antichi, che mangiavano la buccia e buttavano i fichi ??? |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Matrimoniali |
Spuses na volta, pacenza, al po' capité ma tut, ma dò l’é da matt !!! |
Sposarsi una volta, pazienza, può capitare a tutti, ma due volte è da matti !!! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Le mei na galena drenta la pgnata, ca ne dò sora al tett. |
Meglio una gallina nella pentola che due sopra il tetto. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Ca né un purét le mei cal nasa un galet, al mench u s magna. |
Meglio che nasca un galletto di un poveretto, almeno si mangia. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Set suldé dal Pépa i ne sté bon da cavé na réva. |
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Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Donne |
Cus la fa na dona nuda mal sol ?? Ma me l’am fa indrizé al birél, ma te a nal so. |
Cosa fa una donna nuda al sole ?? A te non lo so, a me tira su il "birél". |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
T se come al sumer d Fabron, cl’aveva trentaset mél sota la coda!!! |
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Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Don Camillo e Peppone |
Va la che ma quel a gni casca la cisa madòs !!! |
Vedrai che a quello non gli crolla addosso la chiesa !!! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Donne |
L’era na putena da rid !!! La incaseva più ca ne la benca d’Italia !!! |
Era una "furba" da ridere !!! Incassava più della banca d' Italia !!! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Quel l’é un cal piegn al mort, pri frighé al viv. |
Quello è uno che piange i morti per fregare i vivi. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Vecchi e Giovani |
La gioventù a gne sold cu la péga, e la vò al su sfogh !! |
La gioventù non c'è soldo che la paghi, e vuole i suoi sfoghi !! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Zti Zte ben ! T’se biench e ros cal pér che t toga ancora la téta! |
Stai proprio bene ! Sei bianco e rosso che sembra che ancora prendi la tetta! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Quel l’é un can vò tent aqua tal ven, parché al dis cla infreida i pé!! |
Quello è uno che non vuole tanta acqua nel vino, perché dice che si fradiciano i piedi !! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Vecchi e Giovani |
Quant la berba la ciapa al grisén, lasa la dona e pasa mal ven. |
Quando la barba si fa grigia, lascia la donna e passa al vino. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Matrimoniali |
Mà, al mi muros um stuzga, al va ma la spiga, al vo bat al grén, cum ho da fe ??? |
Mamma, il mio moroso mi stuzzica, va alla spiga, vuole battere il grano, come devo fare ??? |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Don Camillo e Peppone |
Da burdel, quant a vidimie pasé un pret, a gimie: tira la reda cal pasa un rundòn. |
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Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Um brusa al cul can ni pos più, cus ho da fe ? Va da Ciba, al fa di rob chi manda via tut i mél. |
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Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
I mariner quant j é in téra j é sempre in varia, tent i nà e tent in ciàca !!! |
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Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Vecchi e Giovani |
Tra du vec, pin d’aciàch: al padreterne l’ha sbaè tut’nicò. Parché, cu sla fat ? An duveva fé la vciaia. |
Tra due vecchi pieni di acciacchi: il padreterno ha sbagliato tutto. Perché, cosa ha fatto? Non doveva fare la vecchiaia. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Donne |
La j ha al bus stret, ma se an zte atenti la t magna la chesa e al tétt. |
Hanno il buco stretto ma se non stai attento ti mangiano la casa e il tetto. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Donne |
Ciò, guerda ca ne miga ciacare ad dònie; la m la dìt la mi moi !!! |
Mi devi credere, non sono chiacchiere di donne, me l'ha detto mia moglie !!! |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Matrimoniali |
L'ha più cornie quel chi lì, ca ne un baratule d lumeghie. |
Ha più corna quello di un barattolo di lumache. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
Quel l'ha un cul gros i si, se al piénta l'utòn al cres i maringh. |
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Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Classici |
La più forza un pél ad femna ca ne un péra d'bò. |
Ha più tiro un pelo di donna di una coppia di buoi. |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Matrimoniali |
La moi arabieda, mal marid: indò t se sté fin'ades a sbat cli curnacie ca t ho mess ??? |
La moglie arrabbiata al marito: "Dove sei stato fino ad ora a sbattere le corna che ti ho messo ???" |
Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi Vari |
La luna ad mérz l'è fata in tond, la roba di quàjun la manten al mond !!! |
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Cattolica - RN |
Mistighenza di Elvino Galluzzi |
Proverbi vari |
Us fa senza com quì ad Fenza. |
Si fa senza come quelli di Faenza. |
Faenza - Ra |
na pora sèima... |
Meteorologici |
Fibrér curt curt, el cheva la legna dal court !! |
Febbraio mese corto, ma esaurice la legna ammucchiata nelle corti !! |
San Giovanni in Marignano - RN |
Nonna Rina |
Classici |
Per quan si invuieda si semper na suca! |
Per quanto ti vuoi adoperare sei sempre una zucca !non capis nien |
Mantova |
Paolo di Mantova |
Proverbi vari |
Tant la va la gata a e lerg che lai lasa i zampett... |
Tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino... |
Faenza - Ra |
Passatrice Cortese |
Classici |
L'è tot scurg comè e caval ad Scaia. |
E' tutto scorticato come il cavallo di Scaia. (Non si sa chi fosse sto Scaia, ma certamente il suo cavallo era messo molto male.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
E fa du òcc come Bega. |
Fa due occhi come Bega. (Non si sa chi fosse sto Bega. Forse aveva gli occhi spalancati e stralunati. Per dire di uno che esprime meraviglia o che ha avuto una gran paura.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
L'è un cl'a al meni sfondi. |
E' uno che ha le mani bucate. (Per dire di una persona che è abituata a sperperare o spendere molto.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
E dà contra la chésa cumè e baghin. |
Dà contro la casa come il maiale. (Quando un persona dà contro gli interessi di un suo famigliare, in occasioni di gioco, di discussione o affari. Più genericamente quando un persona ha l'abitudine di controbattere il suo interlocoture.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
L'è un frèd cus bobla. |
E' un freddo che si trema. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Cì un bicùn. |
Sei un beccone. (Il beccone è l'aguglia (pesce di mare). Veniva usato il termine "bicùn" soprattutto riferendosi ai ferrovieri riminesi. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
D'inzù la va rugend, d'insò la va fiscend. |
In giù cigola, in sù fischia. (Si diceva così quando il recipiente del pozzo (la cappelletta)cigolava mentre si mandava giù e fischiava quando si tirava su pieno d'acqua.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
L'è plèd c'arlus |
E'di un calvo che luccica. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Che raza d'ci? |
Di che razza sei? (Anche per dire a uno: "ma come sei messo?") |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Tan ci na gran raza. |
Non sei di una gran razza. (Per dire in senso buono a uno che non è una gran persona, o che non è una cima a fare una certa cosa.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
L'è mèi campè un dé da lion che zènt da pigra. |
E' meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Se tant stè tenti it fa la gabèna. |
Se non stai attento ti fanno la pelle. |
Rimini - RN |
Pietro |
Donne |
L'è na putèna bruseda. |
E' una puttana bruciata. (Chi vuol intendere intenda) |
Rimini - RN |
Pietro |
Donne |
S'é che t'spaz?! La miseria?! |
Cos'è che scopi? La miseria?! (Quando una casalinga spazza dove non c'è bisogno). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
I sold i intra dala porta e i scapa da la finestra. |
I soldi entrano dalla porta e escono dalla finestra. (Per dire che in una casa non si sta attenti alle proprie finanze e i soldi che si portano a casa si spendono facilmente e senza accorgersene.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
U ta ciap la risarela. Oppure ...U ta ciap la sgregna. |
Ti ha preso la risarella. (Riferito ad una persona che ride a crepapelle). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Te tvo la botta pina e la moi imbriega. |
Tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Aiò un dievli per cavél. |
Ho un diavolo per capello. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Se ta t'incaz tfé dopia fatiga. |
Se ti arrabbi fai due volte fatica. (Un buon suggerimento per stare calmi.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Cum stè? Cumè e pes te paier. |
Come stai? Come un pesce nel pagliaio. (Così si risponde quando uno sta poco bene.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Un se mai struzé e che sal taiadeli. |
Non si è mai strozzato un cane con le tagliatelle. (Per dire che il cibo buono non va di traverso). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Giucla, giucla va finì cu s'incaza. |
Gioca, gioca va a finire che si arrabbia. (Senza spiegazione, da interpretare, ma è riferito al pene.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
L'è dur cumè un lumbardon. |
E' duro come un baccalà essicato. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
T'ci un bréc! |
Sei un somaro. |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Ud da dan anchè e vent de dvanadur. |
Ti da fastidio anche il vento del dipanatore. (La manovra di mandare avanti e indietro il dipanatore per pettinare la lana dei materassi produceva un impercettibile movimento d'aria. Si diceva così ad una persona a cui dava fastidio tutto) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
A lavurè sla la vanga e se badil us magna poc e us chèga stil. |
A lavorare con la vanga e con il badile si mangia poco e si caga sottile. (Modo di dire proprio dei contadini e dei muratori). |
Rimini - RN |
Pietro |
Meteorologici |
Per la Pasquela un pas ad videla. |
Per la Pasquella un passo di vitella. (La Pasquella è un canta della Pasquetta, è l'Epifania. La frase è riferita all'inverno, e significa che per la Befana l'inverno ha fatto ancora un passo piccolo prima di arrivare alla primavera.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Meteorologici |
Sant'Antoni d'la berba bienca se un la ia us sla fa. |
Sant'Antonio dalla barba bianca, se non l'ha, se la fa. (Cioè se la mette facendo nevicare.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Meteorologici |
Per la Candelora da l'inverni a sem fora, ma se piov e tira vent da l'inverni a sem drent. |
Il giorno della Candelora siamo fuori dall'inverno, ma se piove e tira vento nell'inverno siamo ancora dentro. (La Candelora è il 2 febbraio, il giorno della Purificazione di Maria Vergine.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Ci sla schina de buratel. |
Sei sulla schiena del buratello. (Il buratello è una piccola anguilla. Sei in cima per prenderle. (Un classico rimprovero). Oppure può significare che si corre un pericolo.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
L'a una testa come una mazola. |
Ha una testa come una mazzola. (La mazzola è un pesce marino con la testa grossa. Quindi in questo caso ci si riferisce a persona di testa dura). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
E va a durmi sal galeini. |
Va a dormire con le galline. (Va a dormire molto presto, appunto perché le galline vanno a dormire al crepuscolo). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
T'am dè ogg (ozz). |
Mi dai uggia. (Mi dai noia, mi dai fastidio). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Chi in péssa in cumpagnia l'è un ledri e na spia. |
Chi non piscia in compagnia è un ladro e una spia. (Riferito a quelle persone che stanno fuori dal gruppo.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Um va e sangui tla testa. |
Mi va il sangue nella testa. (Per dire quando uno è arrabbiato, irritato, nervoso o eccitato.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Tam cheg tla zemna. |
Mi caghi nella giumella. (Quanto possono contenere due mani congiunte che formano una specie di coppa. Era un modo di dire rivolto ad una persona per considerarla presa o vinta.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
A to fat sec cumè un tord. |
Ti ho fatto secco come un tordo. Si dice ad una persona che è vinta in poco tempo, specie nel gioco delle carte. |
Rimini - RN |
Pietro |
Proverbi Vari |
Ai vag ma l'impuladura. |
Vado all' impollatura. (L'impollatura è il posto dove si vanno ad appollaiare gli uccelli (e prende il nome dal pollo). Per dire che un cacciatore aspetta di cacciare un volatile al crepuscolo, cioè prima ve vada a dormire). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Am so fat una brasola. |
Mi sono fatto una braciola. (Per dire che sono caduto e mi sono scorticato.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
U'iera 'na miseria clat purteva via i calzet. |
C'era una miseria che ti portava via il calzetti. (Una volta si conviveva con la povertà e le ristrettezze economiche.) |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Ci tna bota ad fèr. |
Sei in una botte di ferro. (Per dire che si è al sicuro). |
Rimini - RN |
Pietro |
Classici |
Ogni bota le na cavéia. |
Ogni botta è una caviglia. (Riferito a tutte quelle situazioni in cui ogni colpo va a segno. La "cavéia" era un chiodo di grandi dimensioni per inchiodare travi e legni simili). |
Rimini - RN |
Pietro |
Gastronomici |
Un gòt e' fa ben, dù i n'fa mêl, u t' sagàta un buchêl. |
Un gotto fa bene, due non nuocciono, ti rovina un boccale. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Una bona dbuda la t' fa rómpar mej l'êria e la t' fa vdé e' mond pió bël. |
Una buona bevuta ti fa romper meglio l'aria e ti fa vedere più bello il mondo. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
S't'vù gudé la sanitê e' ven t'é da daquê. |
Se vuoi godere salute dovrai innaffiare il vino. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Se t' bì de' ven dla fôrza t'a n ciaparé, ma se trop t'a n biré la fôrza t' pardaré. |
Se bevi vino prenderai forza, ma se troppo ne berrai la perderai. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Par San Martèn u s'imbariêga grend e pznèn. |
Per San Martino s'ubriacano grandi e piccini. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Mej puzê 'd ven che 'd zera. |
Meglio puzzare di vino che di cera. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
L'uva ad muntagna ch' n' la pêga u n' la magna. |
L'uva di montagna chi non la paga non la mangia. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Legna verda, pan cun la mofa e ven fôrt e pu l'è un mirêcul s'a n sò môrt. |
Legna verde, pane con la muffa e vino forte ( acido ) e poi sarà un miracolo se non sono morto. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
La mela cruda la tira drì una dbuda, la mela cota la n' tira drì una ciòpa. |
La mela cruda trae dietro una bevuta, la mela cotta ne trae seco il doppio. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
L'aqua la fa mêl, e' ven e' fa cantê. |
L'acqua fa male, il vino fa cantare. |
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Gastronomici |
I pez fiur j è quìi de' ven. |
I peggior fiori sono quelli del vino. |
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Vecchi e Giovani |
E' ven l'è la tetta di vécc. |
Il vino è la poppa dei vecchi. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
E' sugh dla vída l'arvena la vita, che trop a n' birà la vita u s'arvinarà. |
Il succo della vite rovina la vita, chi troppo ne berrà, la vita si rovinerà. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
E' ris e' nëss int l'aqua e e' vò murì int e' ven. |
Il riso nasce nell'acqua e muore nel vino. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
E' cómar quand che vèn e l'uva quand ch'la va. |
Il cocomero a sua stagione e l'uva a stagione tarda. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Dop avé dbù ignún vô dí la sù. |
Dopo aver bevuto ognuno vuol dire la sua. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
De ven bon s't'biré e' tu sangv t'arnuvaré. |
Se berrai vino buono, rinnoverai il tuo sangue. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Contra i pinsìr un gran rimédi l'è e' bichìr. |
Contro i pensieri (molesti) un gran rimedio è il bicchiere. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Bì e' ven e lassa andê l'aqua a e' mulen. |
Bevi vino e lascia andare l'acqua al mulino. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Gastronomici |
Se t'vò stè ben, magna fort e be de' ven! |
Se vuoi star bene, mangia molto e bevi vino. |
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Proverbi romagnoli di A.Spallicci |
Classici |
Dai indo cla pessa |
Dagli dove piscia |
Rimini - RN |
ribisso |
Donne |
Chi cu n'ha ui dà, chi cun n'ha ui guerda! |
Chi ne ha (donne) ci dà, chi non ne ha .... guarda! |
Lugo - RA |
Stefania |
Classici |
La va par tè, ch'tan fè un caz |
Beato te, che non hai niente da fare |
Riccione - RN |
veno |
Gastronomici |
La pida, la è ishì bòna...mo bouna sa tott...cut ven voja da pruvela sla merda ..par sintì se la è un po menc sgustosa… |
La piadina è così buona, ma buona con tutto,che verrebbe voglia di provarla con la merda, per sentir se sarebbe un po' meno disgustosa. |
Rimini - RN |
Word BoordeL |
Proverbi vari |
Um vén da butì fòra |
Mi vien da vomitare. Ma è più da usarsi in un contesto di disagio ambientale e non fisico. |
Cattolica - RN |
Zbaraca |
Proverbi Vari |
Cus èll che quèll che: s'an l'avì dasìmal e s'a'lavì, n'importa?...(e scann) |
Cos'è quella che cosa che: se non l'avete (lavate) datemelo e se l'avete (lavate) non importa?...(E' lo scanno per lavare) |
Solarolo - RA |
Zvan 'd Slarol |
Meteorologici |
Quand che al nuval al va a bulogna e piòv c'un s'vargogna ! |
Quando le nuvole vanno verso Bologna, piove senza vergogna ! |
Solarolo - RA |
Zvan 'd Slarol |